Obesità infantile: l’indizio a cui prestare attenzione
L’obesità infantile è un problema sempre più diffuso: è quanto emerso dallo studio dell’Eastern Virginia Medical School, pubblicato sulla rivista specializzata “Pediatrics”. I ricercatori americani diretti da John Harrington, esaminando le cartelle cliniche di un centinaio di bambini e adolescenti obesi, hanno rilevato che oltre il 50% di loro era in sovrappeso ancora prima dei 2 anni e circa il 90% lo era a 5.
Le cause dell’obesità infantile
Il gruppo di ricercatori ha ipotizzato che il rapido aumento di peso potrebbe dipendere da una dieta povera e monotona, da una precoce introduzione dei cibi solidi e a ad eccessiva sedentarietà fin dai primi anni di vita. Gli studiosi lanciano l’allarme e avvertono del pericolo corso dai bambini con abitudini scorrette. Inoltre, ricordano che le preferenze alimentari si fissano intorno ai due anni, esortando le mamme ad agire con tempestività, perché più tempo passa più sarà difficile e problematico modificare la dieta di un piccolo appassionato di dolci, patatine, e alimenti vari che gratificano il palato ma minano la salute futura.
L’indizio da non sottovalutare
Soprattutto negli anni passati, di fronte ad un bimbo con le guancette rosse e paffute non si poteva fare a meno di pensare che godesse di ottima salute. Ancora oggi la sensazione non è molto diversa, ma ad essere chiamata in causa è un’altra constatazione, quella che dovrebbe cominciare a far pensare ai genitori di un bambino paffuto, alla possibilità che lo stesso possa andare incontro nella vita a soprappeso e/o obesità. I ricercatori della Eastern Virginia Medical School ne sono convinti, è uno dei primi segnali di quello che poi diverrà un fenomeno con il quale l’individuo dovrà fare i conti, ovvero, nella migliore delle ipotesi il sovrappeso.
La prevenzione deve essere precoce per la lotta all’obesità
Secondo loro insomma, è proprio la prima infanzia a mostrare dalla presenza di guance pienotte, la possibilità che si vada incontro all’obesità da adulti, condizione patologica tutt’altro che augurabile e da non sottovalutare, pur se tanto diffusa, oppure il sovrappeso, altra condizione da combattere per evitare proprio l’obesità.
Dunque mamme e papà devono prendere consapevolezza di questo reale pericolo, e assieme ai pediatri, dovrebbero farsi parte attiva nel considerare la modifica della dieta in quei bimbi che si presentano con guance paffutelle, considerate alla luce di questo studio americano un vero e proprio campanello di allarme.
Ha commentato il dottor Harrington: “Credo sia necessaria una ‘sveglia’ per i pediatri. Troppo spesso infatti i miei colleghi aspettano l’arrivo di complicazioni per iniziare a trattare i loro piccoli pazienti: invece la prevenzione dell’obesità deve iniziare molto, molto presto”. I medici devono prendere le contromisure adeguate. “L’alimentazione dei bambini va controllata dai pediatri sin dalle prime visite”, conclude il ricercatore.